Parlare di metodo può suonare pretenzioso, e lo è!
Diciamo allora qual è il nostro modo di fare teatro…. Partendo dal presupposto che recitare è per noi una necessità quasi fisiologica, crediamo che tutti quelli che nel corso degli anni ci hanno affiancato per un periodo più o meno lungo, provassero e provino lo stesso bisogno. Se di questo si tratta quindi partiamo da un bisogno comune che ci unisce al di là di ogni credo religioso o politico, che va oltre l’età anagrafica o i bisogni personali. Da sempre siamo soliti improntare il nostro lavoro verso la ricerca della verità, del senso del vero e del rispetto verso il pubblico. Non siamo imbonitori, non vendiamo nulla se non una piccola parte di noi stessi ogni volta che saliamo sul palco e ogni volta che diamo vita ad un personaggio nuovo.
I nostri attori sono chiamati a dare il meglio di se stessi e, anche se siamo solo una compagnia amatoriale, preferiamo puntare al massimo, sempre.
La dizione, il movimento scenico, la mimica, la postura, affiancano lo studio del personaggio, la lettura del sottotesto e la ricerca di espressioni vocali sempre nuove e diverse.
Partendo dalle capacità personali di ogni individuo cerchiamo di aiutarlo a svilupparle e ad acquisirne di nuove con l’aiuto di tecniche prese in prestito dai più autorevoli maestri del teatro.
Stanislavskij, Grotowski, Boal e tutti gli altri che ci hanno preceduto, ci hanno lasciato un tesoro inestimabile di informazioni e consigli che noi cerchiamo di seguire e applicare nel nostro modo di “fare” teatro.